Molte aree boschive situate a monte dei territori dei Camaldoli, di via Pisani, via Boccea, Via Ruggiero e Fosso Bianco pur ricadendo nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio sono in proprietà di privati e dall’ottobre 2018 in gestione di questa Associazione che opera su oltre 130 ettari di bosco per contrastare l’abbandono, bonificare, riqualificare, valorizzare questi luoghi di grande pregio naturalistico, geologico, paesaggistico realizzando una fruizione eco sostenibile capace di sviluppare un ampio indotto economico nelle comunità sottostanti.
Purtroppo questi territori sono privi di recinzione e la ragione è molto semplice: l’unica recinzione ammessa dal Piano del Parco è costituita da pali in legno (che non possono essere cementati nel terreno) e rete metallica (che deve essere, peraltro, posta ad una certa altezza dal terreno); ebbene, siffatta tipologia di recinzione – che alcuni accorti proprietari in passato hanno realizzato ( anche per impedire sversamenti di rifiuti ed usi impropri di tali aree) – nel giro di pochi mesi è stata rimossa e portata via da ignoti con gravi danni economici ed ambientali. Indi, fino a quando in questi boschi non verrà riportata la “vita” , cioè fino a quando l’uomo non ritornerà a ripercorrere questi luoghi, non ci potrà essere alcuna seria riqualificazione e, per questo patrimonio di inestimabile bellezza e valore, non ci sarà recinzione che tenga.
Orbene, le suddette aree, che già solo perchè private sono precluse all’accesso di estranei privi di autorizzazione, oggi, all’indomani degli incendi del 2017 e degli eventi meteorologici successivi, ed in prossimità di interventi finalizzati alla bonifica dei fondi bruciati, non sono tutti percorribili in sicurezza, sicché la scrivente Associazione ha il dovere, anche per ragioni di salvaguardia della sicurezza e della incolumità pubblica e privata, di diffidare espressamente e formalmente l’accesso di estranei a questi luoghi.
Ciò tuttavia non esclude che possano essere organizzati eventi, attività escursionistiche, esplorative e ricreative concordandole e programmandole preventivamente con l’Associazione i cui membri conoscono quando e quali percorsi è possibile attraversare.