Progetto riforestazione partecipata delle aree bruciate del Vesuvio

È l’estate 2017 quando le pinete del Vesuvio, già ferita dal diffondersi della Toumeyella Parvicornis , nota anche come cocciniglia tartaruga del pino, subiscono danni senza precedenti a causa di un vasto vasto incendio.
Secondo uno studio commissionato dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio al Dipartimento di Agraria, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel perimetro del Parco i danni arrecati dagli incendi hanno interessato una superficie di circa 3.194 ettari, e sono stati ripartiti per classi di severità: alta 374 ettari, medio-alta 2.147 ettari, medio-bassa 466 e bassa 207.

Un danno ambientale inestimabile, un danno socio – economico di notevole entità.
Questi luoghi sono uno scrigno di biodiversità, di elementi affascinanti e seducenti, contengono ecosistemi e formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, espressione di storia e cultura che vogliamo tutelare e valorizzare per le generazioni presenti e future.
Adottando un bosco partecipi al progetto di riforestazione delle aree bruciate del Vesuvio e contribuisci in modo efficace al loro recupero e alla loro valorizzazione contro l’incuria ed il degrado.
Riforestare non vuol dire semplicisticamente ripiantare ma ricostituire gli equilibri idraulici e idrogeologici, ricreare quelle condizioni ambientali necessarie affinché la messa a dimora di nuovi alberi possa andare a buon fine.

Il tuo contributo

Il tuo contributo servirà a sostenere le attività di ricostruzione del bosco: da quelle volte alla rimozione degli alberi bruciati a quelle di recupero e bonifica; dalla ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici alle attività di piantumazione e cura dei nuovi boschi; il tutto attraverso un approccio scientifico che valuti area per area gli interventi necessari.
Potrai monitorare le aree oggetto degli interventi e l’avanzamento del loro recupero attraverso il sito.

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