Attraverso questo progetto potrai adottare un albero che verrà impiantato in quelle aree del Vesuvio, dove migliaia di ettari di Pini, Lecci, Roverella, Corbezzoli, Ginestre, sono stati bruciati dall’incendio dell’estate del 2017, e partecipare così al loro rimboschimento.
Sarà necessario forse un secolo per rigenerare il patrimonio boschivo distrutto, ma con il tuo aiuto possiamo accelerare la rinascita del bosco e della sua biodiversità: tutti possono fare qualcosa bastano pochi euro per contribuire, anche a distanza, attraverso sezione dedicata a breve disponibile sul nostro sito.
Tutti – singoli cittadini, associazioni, amministrazioni pubbliche e privati – possono decidere le zone boschive da far rinascere, in piena armonia con le caratteristiche naturali delle varie aree. E’ possibile scegliere quale specie di albero piantare e dove, contribuendo non solo alla messa in terra, ma all’intero processo: dallo studio delle migliori soluzioni tecnico-scientifiche alla rimozione degli alberi caduti e bruciati, dall’impianto alla manutenzione del nuovo bosco, alla sistemazione di sentieri e delle aree danneggiate. Il rimboschimento avverrà secondo una specifica progettazione nel rispetto delle regole della buona gestione forestale, intesa anche come aumento della naturalità e della biodiversità delle aree di intervento secondo le linee guida dettate dell’Ente Nazionale Parco del Vesuvio.
I Boschi del Vesuvio costituiscono un patrimonio di inestimabile valore da salvaguardare per le generazioni presenti e future e sono altresì un’importante risorsa per lo sviluppo culturale, economico e sociale delle comunità che vivono ai piedi del cratere.
Il progetto “RIFORESTAZIONE PARTECIPATA DELLE AREE BRUCIATE DEL VESUVIO” verrà presentato al convegno del 21 novembre 2019 in occasione della giornata nazionale dell’albero.